GREEN PASS: Come organizzarsi

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15 Ottobre GREEN PASS obbligatorio al lavoro, come organizzarsi

Il Green Pass, con cui abbiamo iniziato a familiarizzare in estate, diventerà obbligatorio anche sui luoghi di lavoro. Già realtà in ambito scolastico e sanitario, dal 15 ottobre lo diventerà anche per aziende private e nel settore pubblico. 23 milioni di dipendenti dovranno quindi presentare la certificazione. Il Governo ha stabilito che coloro che non saranno in possesso di Green Pass non perderanno l’impiego ma subiranno uno stop allo stipendio.

In Italia al 3 ottobre sono state somministrate 85.4 milioni di dosi di vaccino. 41.3 milioni di persone hanno concluso il ciclo vaccinale, il 69.3 % della popolazione e si sale al 76.2% se si prende in considerazione chi ha ricevuto almeno una dose. Secondo un sondaggio Ipsoa del mese scorso, la maggioranza degli italiani giudica il Green Pass necessario ed approva la scelta di estenderlo per l’accesso a scuole, università e trasporti a media percorrenza. Meno di un terzo, invece, lo ritiene una misura esagerata e lesiva della libertà di scelta sul vaccino anti Covid-19. La certificazione obbligatoria sta diventando ormai una necessità per poter vivere a pieno tempo libero e lavoro. Una soluzione trovata da Istituzioni governative e scientifiche per dare un freno alla pandemia e permettere soprattutto all’economia, duramente colpita negli ultimi due anni, di ripartire.

Le regole in Italia

Il decreto legge del 16 settembre 2021 prevede che dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 – termine dello stato d’emergenza – l’utilizzo del Green Pass venga esteso a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato. E’ obbligatorio per tutto il personale delle Amministrazioni pubbliche anche per chi ha cariche elettive e di vertice. Anche magistrati e personale amministrativo per accedere in tribunale dovranno presentare il Green Pass. Ma la principale novità riguarda il settore privato. La Legge dice che “sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta i Certificati verdi coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato. Il possesso e l’esibizione, su richiesta, del Certificato verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro”.

I lavoratori autonomi

Nessun obbligo per taxisti come non è necessario per un privato controllare che idraulico, elettricista o muratore che eseguono lavori nella propria abitazione, possegga il Green Pass. In questo caso, infatti, è una cessione di servizi, non si istaura un lavoro dipendente-datore. I professionisti però dovranno averlo per poter svolgere la propria mansione. Il datore di lavoro è invece tenuto a controllare la certificazione per quanto riguarda colf, badanti e baby sitter. Anche per l’accesso alle mense aziendali, come per i ristoranti, è necessario presentare il Green Pass all’ingresso e i gestori sono quindi obbligati al controllo degli utenti.

Le verifiche possono essere fatte dal datore di lavoro del settore privato anche a campione. Le aziende che rispettano questa procedura non incorreranno in sanzioni nel caso in cui un controllo delle autorità dovesse riscontrare la presenza di lavoratori senza green pass.

Le sanzioni

Le multe sono comprese tra i 400 e i 1000 euro per i datori di lavoro che non effettuano il controllo. Il dipendente che sul luogo di lavoro viola l’obbligo di certificazione avrà una sanzione tra i 600 e i 1500 euro.

I controlli dei datori

Le aziende del settore privato hanno poco più di una settimana per organizzarsi. Il controllo, preferibilmente all’ingresso dell’azienda, dovrà essere fatto tutti i giorni. Per tutelare la privacy, infatti, il datore non può tenere un registro di quanti dipendenti sono vaccinati o quale sia la scadenza della certificazione di ciascuno. Una verifica che può diventare onerosa soprattutto per le imprese con diverse filiali e con impiegati su più turni. I datori con meno di quindici dipendenti, possono sospendere i lavoratori senza green pass dopo il quinto giorno di assenza se l’intenzione è di sostituirli, comunque per un periodo massimo di 20 giorni.

Le soluzioni più efficaci

Le imprese devono equipaggiarsi di strumenti che permettano il controllo e l’accesso in azienda rispettando le normative. In commercio sono presenti LETTORI DI GREEN PASS che, attraverso la scansione del QR Code ne verificano la veridicità con un riscontro sia visivo che vocale.

I lettori possono essere semplici palmari da installare su scrivanie o muri, oppure possono essere inseriti in strutture più complesse come COLONNINE o PEDANE CON TORNELLI. La pedana dotata di tecnologia GRPS READER è l’ideale soprattutto per aziende con molti dipendenti e su più turni, permette infatti di non forare il pavimento per l’installare in sicurezza la colonnina. Il tornello, inoltre, favorisce il controllo dell’accesso dei dipendenti regolari, evitando quindi di predisporre un collaboratore al solo compito di verificare le certificazioni.