Horeca: dopo le difficoltà, settore pronto a rialzarsi

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Perdite per circa 1000 miliardi di euro e un calo del 60% rispetto al 2019: sono i numeri impressionanti delle conseguenze del Covid sul turismo europeo. Attività come viaggi, trasporti, strutture ricettive, ristorazione e centri ricreativi, contribuiscono al 10% del Pil delll’UE e oltre il 90% sono PMI. L’Italia è uno dei paesi la cui economia dipende in misura maggiore dal turismo: il 13% del Pil, secondo quanto appreso dalla Commissione UE.

La diminuzione delle entrate a livello europeo ha raggiunto l’85% per alberghi, ristoranti, operatori e agenzie viaggio, 90% per crociere e compagnie aeree. Le PMI, secondo quanto riportato dalla Camera dei Deputati, sono state le più colpite dalla crisi e faticano a proseguire l’attività. La Commissione UE stima che ci siano circa 6 milioni di posti di lavoro a rischio in Europa.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Secondo le stime Istat in Italia da marzo a maggio 2020 c’è stata una perdita di 74 milioni di clienti. Il trimestre successivo ha visto una parziale ripresa generata soprattutto dal turismo locale e non straniero, poi l’ulteriore calo dovuto alle restrizioni imposte dal Governo per limitare la diffusione del Covid.

BONUS E INCENTIVI

L’emergenza economica del settore Horeca ha portato il Governo italiano a stanziare bonus e incentivi per andare incontro alle esigenze delle aziende ricettive. Il Decreto Sostegni di marzo 2021 ha confermato alcune misure e introdotto nuovi provvedimenti. Il Bonus Alberghi – credito d’imposta al 65% – è stato esteso per il 2021 fino ad un massimo di 200mila euro. Sono stati poi previsti contributi a fondo perduto per il turismo nel 2021, erogati dall’agenzia Invitalia – estensione del Ministero dello Sviluppo Economico Mise – e destinati a impese esistenti e a nuove iniziative imprenditoriali.

IL VACCINO AGLI OPERATORI

Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha aperto, nei giorni scorsi, alla possibilità di vaccinare tutti gli operatori legati al comparto turistico. Una novità attesa da tutto il settore e che garantirà una più semplice ripartenza in vista dell’estate. “Dobbiamo premere sulle classi over 60 – per le quali la media di somministrazioni è ancora bassa – e il piano va seguito in maniera ordinata e coerente. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 – spiega Figliuolo – si potrà aprire a tutte le classi di età. Si vada a vaccinare poi classi produttive, penso al settore alberghiero”.

Il GREEN PASS

L’Unione Europea sta lavorando ad un Green Pass, una sorta di passaporto vaccinale, con il quale le persone che si sono sottoposte a vaccino potranno viaggiare in Europa senza restrizioni. Il certificato verrà dato a coloro che sono stati vaccinati contro il Covid, oppure avranno ottenuto risultato negativo dopo tampone (entro 48 ore) o saranno completamente guariti in seguito a contagio (fino a sei mesi). Una novità che mira ad aiutare il settore turistico duramente colpito dalla crisi e far ripartire così un mercato in piena sicurezza.