Le temperature estive creano spesso delle condizioni ambientali ostili per i lavoratori, che possono soffrire il caldo tanto da avere delle ripercussioni sulla salute e sulla qualità dell’attività svolta.
Nei mesi più caldi aumentano infatti le probabilità di:
- surriscaldamento cutaneo, che nei casi estremi sfociano in scottature da esposizione a raggi UV
- iper sudorazione, con conseguente affaticamento, spossatezza e addirittura perdita di coscienza
- cefalee, nausea, vomito, crampi muscolari
- calo di attenzione e prontezza dei riflessi
Problematiche che peggiorano in caso di:
- DPI non adeguati, come maschere, guanti e un abbigliamento pesante che intrappolano ulteriormente il calore e il sudore
- luoghi di lavoro con un’esposizione diretta al sole
- pesantezza dell’attività svolta
- ritmi frenetici, senza pause di recupero e/o riposi tra un turno e l’altro
- caratteristiche personali, come l’età che più avanza più affatica, la presenza di patologie pregresse o alcune condizioni del momento, come lo stato di gravidanza, una scarsa idratazione o l’assunzione di alcuni farmaci
Come ci si può mettere al riparo quindi da questo sole estivo, per tutelare il benessere di chi si trova sul posto di lavoro? Quali consigli?
DPI e attrezzatura tecnica per proteggersi dal caldo
La scelta di un abbigliamento e dei dispositivi di protezione individuali adeguati è il primo passo per tutelarsi dal caldo.
L’abbigliamento da lavoro
Il tessuto dei vestiti deve facilitare la traspirazione, per questo un’ottima scelta ricade sul cotone, essere non infiammabile e, se i lavoratori svolgono l’attività esposti ai raggi ultravioletti, meglio prediligere capi riflettenti. Potendo scegliere il proprio abbigliamento da lavoro, le tute smanicate o le t-shirts con pantaloncini o bermuda elasticizzati possono alleviare di molto lo stress termico.
Le calzature
Un’eccessiva sudorazione può portare a escoriazioni, irritazioni, ferite, lesioni, oltre che creare uno stato di disagio e fastidio.
Ai piedi optare quindi per un paio di calze ad asciugatura rapida, possibilmente corte e traspiranti, meglio se rinforzate su talloni, punta e malleolo per un maggior comfort. Come scarpe la soluzione più efficiente risiede in quelle infortunistiche estive: comode, traspiranti, leggere, che possono essere ulteriormente potenziate da solette rinfrescanti, che assorbono l’umidità e donano una sensazione di freschezza.
I guanti a protezione termica
Per maneggiare utensili o strumenti da lavoro caldi, esistono delle protezioni per le mani ultra resistenti, che le coprono fino al polso o a tutto l’avambraccio. Sebbene da una parte i guanti intrappolano il sudore, dall’altra basta scegliere il giusto modello per svolgere il proprio lavoro all’asciutto e in totale sicurezza.
Le mascherine
A causa dell’emergenza da Covid-19, per svolgere alcune professioni, i lavoratori devono indossare gli idonei dispositivi di protezione individuale. Per le mascherine, il consiglio è di utilizzare solo quelle certificate CE in fibra naturale, da cambiare di frequente, per una questione igienica.
I copricapo: elmetti, caschi, visiere
Elmetti e caschi, oltre a svolgere una funzione protettiva da cadute accidentali, sono degli ottimi parasole, che schermano la testa dai raggi ultravioletti. A seconda dell’attività svolta, possono rivelarsi utili anche i cappelli a testa larga, che proteggono orecchie, naso, fronte e collo.
Gli occhiali e le soluzioni lavaocchi
Per proteggere gli occhi dai raggi uv, occorre portare delle maschere schermanti anche solo per lavori di pochi istanti. Esporsi a un pericolo di offesa degli occhi può portare infatti a gravi danni nel breve e nel lungo periodo. Per la montatura, scegliere un modello leggero, che non vada a stressare ulteriormente naso e orecchie, e, se il lavoro comporta un’esposizione intermittente, dotarsi di un cordino per sfilare e infilare gli occhiali velocemente può costituire una vera comodità. In caso di emergenza, tenere sempre con sé soluzioni monouso per effettuare il lavaggio oculare.
Precauzioni da adottare per tutelare i lavoratori nella stagione estiva
Ogni datore di lavoro dovrebbe scandire la giornata lavorativa in modo da prevedere:
– delle pause, per far recuperare le energie al proprio team. Possibilmente predisponendo degli spazi coperti per avere delle zone d’ombra di riparo e dotando la squadra di acqua, per reintegrare i liquidi persi.
– dei carichi di lavoro non eccessivi, specie nelle ore più calde
– la rotazione dei turni, per dare il cambio ai lavoratori e farli recuperare
– un piano di primo soccorso, per intervenire prontamente in caso di malori
E tu, quali precauzioni adotterai quest’estate?